Lo stomaco è un organo situato sul lato sinistro dell’addome superiore, subito sotto il diaframma, formato da tre tuniche principali così disposte: mucosa, muscolare e sierosa.

Il cibo masticato (bolo) dopo aver attraversato l’esofago, raggiunge lo stomaco dove la mucosa interna secerne acido ed enzimi che lo digeriscono trasformandolo in chimo gastrico. Il contrarsi della tunica muscolare ne migliora la digestione. Quindi, attraverso il piloro (una valvola muscolare situata nella parta inferiore dello stomaco), il cibo passa nell’intestino tenue.

I disturbi che coinvolgono l’apparato digerente in generale e lo stomaco in particolare sono molti, dal semplice “gonfiore” al reflusso gastroesofageo, dalla gastrite fino ad arrivare all’ulcera gastrica e, nei casi più gravi, anche a malattie tumorali.

Conosciamoli meglio insieme:

Ipercidità e bruciore di stomaco
In seguito a pasti troppo abbondanti è facile incorrere nel bruciore di stomaco, un disturbo che non deve destare preoccupazione se avvertito sporadicamente. Per evitare l'iperacidità occasionale basta seguire delle semplici regole alimentari: mangiare regolarmente evitando di eccedere nelle porzioni e limitare il consumo di cibi e bevande irritanti, come caffè, alcolici e piatti troppo speziati o grassi. All’occorrenza può essere risolta con l’assunzione di farmaci antiacidi a base di bicarbonati e alginati.Se, invece, il disturbo dovesse presentarsi di frequente è bene rivolgersi al proprio medico per un consulto.

Reflusso gastroesofageo
Consiste nella risalita del contenuto acido dello stomaco a ritroso fino all’esofago. Normalmente il cardias, la valvola muscolare che fa passare il cibo dall’esofago allo stomaco, ne impedisce il percorso inverso ma, se non funziona correttamente, può avvenire questo fenomeno che provoca bruciore ed infiammazione. Brevi e sporadici fenomeni di reflusso sono considerati fisiologici ma, se si verificano di frequente bisogna consultare un medico perché, non curati, possono trasformarsi in erosioni della mucosa e in piccole ulcere.Uno stile di vita sano ed una dieta equilibrata sono basilari per evitare l’insorgenza di questo disturbo.

Gastrite
É un'infiammazione della parete dello stomaco, che solitamente si manifesta con dolore e bruciore allo stomaco, nausea e vomito. Può apparire all’improvviso e avere breve durata (gastrite acuta), oppure protrarsi nel tempo (gastrite cronica), in alcuni casi si può trasformare in ulcera gastrica, con cui aumenta il rischio di sviluppare tumore allo stomaco. Le forme acute sono spesso causate da errate abitudini alimentari, abuso di alcool, fumo e alcuni farmaci (soprattutto i cosiddetti FANS - antinfiammatori non steroidei) e possono, quindi, facilmente essere curate con diete adeguate, mentre le forme croniche vanno curate farmacologicamente secondo le indicazioni del medico.

Infezione da Helicobacter Pylori
L’ Helicobacter Pylori è un batterio gram-negativo che colonizza la mucosa dello stomaco e ne può provocare l’infiammazione cronica. Tale batterio è in grado di danneggiare il rivestimento di muco che protegge lo stomaco, consentendo agli acidi gastrici di arrivare fino alla delicata parete sottostante. Anche se sono 2 persone su 10 manifestano le complicazioni tipiche di questa infezione, tali complicanze possono essere molto gravi e vanno dalla gastrite, all’ulcera gastrica e duodenale, che sono vere e proprie erosioni della parete dello stomaco e del primo tratto dell’intestino, il duodeno. Le modalità con cui si trasmette l’Helicobacter pylori non sono ancora ben chiare ed anche la sua sintomatologia che può essere completamente assente (basti pensare che, nel mondo, due persone su tre ospitano il batterio nel proprio stomaco) o manifestarsi con bruciori e dolori di stomaco, reflusso gastroesofageo, nausea, vomito, senso di pesantezza, digestione lenta e difficile.

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