Sei intollerante o allergico? Scopri le differenze e le intolleranze più comuni
Attualmente circa 5% della popolazione adulta italiana e il 10% dei bambini soffre di una qualche forma di intolleranza o allergia alimentare. Qual è la differenza tra intolleranza ed allergia? E quali sono le intolleranze più diffuse? Facciamo chiarezza nel nostro blog.
In Italia si parla sempre di più di intolleranze alimentari. Un dato interessante è che le persone che "credono" di essere intolleranti a qualche alimento si aggirano intorno al 20%, mentre chi ne soffre realmente non supera il 5%. Il termine "intolleranza" viene infatti preso spesso come pretesto per indicare una personale avversione psicologica nei confronti di questo o quel cibo, o in seguito ad un'intossicazione alimentare di tipo microbico. La falsa diagnosi di intolleranza può avvenire anche attraverso dei test che sono considerati privi di validità anche se molto diffusi, in particolare nell'ambiente delle medicine alternative.
Ma facciamo un passo indietro per capire cosa si intende per intolleranza alimentare; l'intolleranza alimentare è un'ipersensibilità alle sostanze chimiche contenute in molti alimenti. L'intolleranza è, quindi, il sintomo di una reazione dell'organismo a cibi comuni, talvolta insospettabili, ma che possiedono proprietà recepite come tossiche dall'intestino che, nel tempo, scatenano reazioni infiammatorie e possono dare luogo a numerosi disturbi come obesità, dolori osteoarticolari, disturbi cardiaci e genitourinari e malattie autoimmuni come psoriasi e artrite reumatoide.
Differenza tra allergia ed intolleranza
Molte persone confondono l'intolleranza alimentare con l'allergia ad alcuni alimenti, dato che la sintomatologia è molto simile, ma ci sono delle differenze: l'allergia alimentare scatena una reazione del sistema immunitario che inizia a produrre anticorpi che provocano reazioni allergiche subito dopo aver ingerito i cibi in questione. Invece, l’intolleranza coinvolge il metabolismo e l'intestino ma non riguarda il sistema immunitario e, spesso, sono è causata dall'impossibilità di metabolizzare quell'alimento per la mancanza di un enzima. La principale differenza tra le due riguarda la velocità di reazione, che nell'allergia è immediata mente nell'intolleranza è decisamente più lenta e progressiva.
I sintomi delle allergie si manifestano ogni volta che si ingerisce un tale alimento, con una reazione ad insorgenza rapida (da pochi minuti a un'ora) e reazioni violente di tipo cutaneo e/o respiratorio. I sintomi delle intolleranze si manifestano solo se si ingeriscono grandi quantità di cibo "tossico" e le reazioni subentrano con insorgenza lenta e con disturbi gastrointestinali.
I sintomi classici delle intolleranze alimentari sono:
• dolori addominali;
• diarrea;
• nausea;
• gonfiore allo stomaco;
• prurito e arrossamento della cute;
• palpitazioni;
• emicrania;
• insonnia;
• vertigini.
Se per le allergie il rimedio consiste nell'eliminazione totale dell'alimento dalla dieta, per le intolleranze basta limitarne la quantità. Le intolleranze più diffuse sono quelle nei confronti di lieviti, frumento, latticini e uova, mentre gli alimenti che causano più spesso reazioni intolleranti e/o allergiche sono appunto le uova, la soia, il grano, crostacei, frutta, arachidi, le noci, il latte vaccino, glutine, olio d’oliva, carne di maiale, pomodoro, lieviti.
Cosa fare se si sospetta un intolleranza:
Se si sospetta di essere intolleranti a qualche alimento, la prima cosa utile da fare è iniziare a tenere un diario alimentare, dove si andranno a segnare non solo i pasti effettuati, ma anche le relative reazioni (corretta o scorretta digestione, pesantezza, sfoghi cutanei, nausea, etc.). Questi dati potranno aiutare il medico di base a capire quali alimenti possono essere la causa del vostro malessere per poi proseguire con test realmente validi per la diagnosi di allergie e intolleranze alimentari come i test cutanei, il test rast, quello per l’intolleranza al lattosio e zucchero e (in caso di dubbi) il test di provocazione orale.
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